Check-in automatizzato vs benvenuto di persona
Il check-in è qualcosa che deve essere pianificato quando si prende in considerazione di aprire una casa vacanza. Siamo stati abituati a considerare il benvenuto di persona come l'opzione migliore per i nostri ospiti, grazie anche all'immaginario collettivo del "vivi come un local".
Ma le cose sono cambiate.
Il COVID 19 ha solamente accelerato il cambio di prospettiva nel viaggiatore da "non vedo l'ora di vederti di persona" a "voglio essere libero di arrivare quando voglio e risparmiarmi 1 ora di check-in e consigli su cui non presto attenzione".
Cerchiamo quindi di capire se il self check-in è buono per voi come host e per i vostri ospiti.
Check-in automatico: fattori da considerare
Se siete amanti della filosofia originale della sharing economy nel turismo (conoscere persone da tutto il mondo) posso capire come vi sentite: scettici. Amete condividere consigli e conoscenza del luogo con i viaggiatori, salutarli e chiedere come va...ma se cambiamo la prospettiva, i turisti amano tutto questo contatto con gli host?
Probabilmente non tutti, quindi cerchiamo di considerare il primo fattore: vogliamo massimizzare le prenotazioni.
Prima domanda: la vostra struttura si adatta al self check-in? Se è una proprietà indipendente probabilmente potete considerare diverse soluzioni: cassetta di sicurezza con chiavi all'interno, soluzione tech via App e citofono...
Se invece avete un appartamento con entrata in comune dovrete trovare una soluzione comune o chiedere permessi. La buona notizia è che ormai moltissime compagnie hanno implementato soluzioni efficienti per ogni alloggio. Se siete in una grande città potete anche considerare un punto ritiro chiavi.
Ma perchè usare un self check-in?
Per risparmiare tempo e denaro (sapete meglio di noi quante ore avete perso aspettando ospiti) e per migliorare la guest experience, dando più flessibilità. Basta "ansia da ritardo" per gli ospiti!
Contro: dovete considerare di migliorare la comunicazione rispetto al percorso di prenotazione, l'invio dei documenti, il pagamento della tassa di soggiorno, le istruzioni su come usufruire al meglio dell'appartamento e della zona.

Come cambia la "guest experience"?
Come potete vedere nell'esempio abbiamo testato una cassetta di sicurezza all'ingresso di una villa sul Lago di Como. Gli ospiti devono parcheggiare davanti, usare il codice di 4 cifre ricevuto via mail per aprire il box e prendere le chiavi. Hanno già ricevuto la guida in PDF, sanno come muoversi ed hanno le istruzione della casa e della zona. La soddisfazione e la comunicazione sono altissime (4.9 su 5 su 122 recensioni), il rispamio per il proprietario di tempo moltissimo e la flessibilità per gli ospiti totale.
Per citare un'esperienza personale, durante la mia ultima visita a Praga sono stato davvero contento di non dover incontrare nessuno per 3 giorni. Che la sociopatia sia un nuovo trend per il turismo? Non lo so ma ho prenotato direttamente sul sito della struttura ed il channel manager ha gestito in maniera automatica la comunicazione ed il processo:
- prenotazione
- pagamento
- richiesta di invio documenti
- conferma e invio codici + istruzioni
E' stata un'esperienza fantastica e probabilmente una delle ragioni principali per cui scegliere queste strutture.
E se l'ospite è un terrorista?
Ok, questa classica domanda è una provocazione. Ma posso capire la preoccupazione, tra ospiti extra non dichiarati e party, però tutto si basa sulla fiducia e sulla reputazione (già, anche gli ospiti hanno recensioni). Anche durante un check-kin di persona è difficile capire se potete fidarvi dei vostri ospiti, ma probabilmente se avete scelto il turismo avete scelto di farlo.
Il nostro consigli è di essere flessibili ed offrire entrambe le opzioni , magari con un supplemento sul check-in di persona e monitorare recensioni e feedback degli ospiti su questa voce.
Controllate le procedure consentite nella vostra area e contattateci per consulenza e maggiori informazioni!